Il Barcellona ha problemi con il fair play finanziario
Il Barcellona è in ritardo nel fair play finanziario e non può ingaggiare nuovi giocatori in estate senza cessioni di alto profilo. Lo riporta Directo Gol.
Secondo la fonte, l’osservatorio sportivo CIES, nel suo ultimo report, ha infatti rilevato che il Barcellona è la peggior squadra del mondo nel differenziale tra denaro e investito e denaro incassato grazie a trasferimenti di giocatori. In particolare, di giocatori che non sono cresciuti nel vivaio. Ecco, tra il 2014 e il 2023 il Barça ha speso 1,44 miliardi di euro e ha incassato meno della metà, 613 milioni.
È il delta più alto in assoluto, più alto rispetto a quello del Chelsea (-483 milioni), a quello dell’Arsenal (-436), persino rispetto a quello del PSG (-410) e del Manchester United (-328), altri due club che, come dire, non brillano per lungimiranza sul mercato.
Ma questo non significa che il Barcellona non spenda soldi per la sua squadra – la massa salariale effettiva annuale è pari a circa 560 milioni di euro –, significa che non può . O meglio, non possono spendere ulteriormente: poiché non raggiungono gli obiettivi stabiliti, non possono aggiungere altre spese, se non in base a criteri determinati e limitati. È stato inoltre riferito che fino al 31 agosto il Barcellona è pronto a vendere qualsiasi giocatore, non importa chi sia, per una grossa somma.
In questa stagione, il Barcellona è al secondo posto nella Liga spagnola, a 14 punti dal Real Madrid, a due turni dalla fine del campionato. In Coppa di Spagna, la squadra di Xavi si è fermata ai quarti di finale, perdendo contro il vincitore finale del torneo, l’Athletic Bilbao.In Champions League, i catalani sono stati eliminati anche nei quarti di finale, perdendo complessivamente contro il PSG francese. Nella finale della Supercoppa spagnola il Barcellona ha perso contro il Real Madrid (1:4).
